Circa 12 milioni gli italiani che ricorrono al Web per lo shopping natalizio. L’azienda McAfee suggerisce come riconoscere i criminali informatici attivi in rete
claudia nardi
roma

Quest’anno la consueta corsa ai regali di Natale si farà su Internet. Il commercio elettronico piace molto agli italiani che, annoiati dai metodi tradizionali, ricorrono sempre di più alla rete per lo shopping natalizio. Secondo i dati aggiornati sull’e-Commerce in Italia rilevati da Netcomm, sono oltre 12 milioni i consumatori che hanno fiducia nel web per acquistare beni e servizi, e in un anno sono cresciuti del 30%. I motivi che spingono sempre più italiani a utilizzare la rete sono molteplici e all’apparenza molto vantaggiosi: la vasta gamma di prodotti reperibili online e la tempestività con cui questi vengono distribuiti, fanno di Internet un punto di riferimento importantissimo nella gara ai doni last minute.

Se questo tipo di mercato online viene considerato conveniente, non sempre però lo shopping sul web è sinonimo di affidabilità. I pericoli arrivano innanzitutto dai social media: «Su Facebook e Twitter – spiega McAfee, azienda specializzata in sicurezza informatica – bisogna fare attenzione quando si fa clic sui “mi piace” per partecipare a concorsi, accettare annunci e offerte speciali anche se arrivano dai propri amici, perché anche gli account dei nostri amici potrebbero essere stati compromessi e inviare messaggi di truffa alla propria rubrica. Inoltre, dietro alle pubblicità che compaiono sui social potrebbero esserci falsi link dannosi».

Un territorio infido e ingannevole quello degli acquisti in rete che non sembra però scoraggiare quella fascia di utenti che continuano ad acquistare senza curarsi troppo delle truffe che colpiscono il web e il mondo della telefonia mobile. Nonostante i dichiarati rischi provenienti da Internet, le recenti ricerche sull’andamento del traffico web rilevano un’impennata di visite a quei siti e portali di regalistica, specialmente da novembre in poi.

L’agguato, però, è sempre dietro l’angolo: aziende fantasma create in rete solo per il periodo delle festività; consegne mai effettuate; spedizioni affidate a corrieri sprovveduti. Tra le truffe più tradizionali c’è lo SmsShing, cioè il phishing via SMS, ovviamente a tema natalizio. Durante la stagione delle feste, i cyber criminali sfruttano la generosità delle persone inviando loro e-mail che sembrano provenire da enti riconosciuti: in realtà, si tratta di siti web fasulli creati per appropriarsi delle donazioni, delle informazioni sulle carte di credito e dell’identità dei donatori. Tra gli altri metodi, i criminali informatici spesso inviano fatture fasulle e notifiche di consegna che sembrano arrivare, ad esempio, da Federal Express o Ups, che chiedono i dettagli della carta di credito per il riaccredito sul conto. La privacy online viene messa a dura prova anche dalle App sugli smartphone, progettate per rubare le informazioni personali o per inviare messaggi di testo a nostra insaputa. Il consiglio per questo Natale, concludono gli esperti di McAfee, è quello di «prestare attenzione agli annunci che richiedono troppe informazioni personali o l’invio di denaro tramite Western Union: è molto probabile che siano truffe».

Fonte: La Stampa