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Google AI Overview e calo del traffico web: il nostro punto di vista

L’arrivo di AI Overview nelle SERP di Google, disponibile anche in Italia da fine marzo 2025, sta trasformando radicalmente l’esperienza di ricerca degli utenti. Questa funzione, che fornisce risposte generate dall’intelligenza artificiale direttamente in cima ai risultati, riduce la necessità di cliccare sui siti per ottenere informazioni. Un’innovazione che migliora la velocità di accesso ai contenuti… ma che rischia di penalizzare chi quei contenuti li crea.

Secondo un’analisi di Bloomberg, molti siti web – in particolare di piccole e medie dimensioni – hanno registrato cali di traffico anche superiori al 70%. Google ha attribuito questi cambiamenti a una serie di fattori, tra cui stagionalità e aggiornamenti algoritmici, ma ha comunque ammesso che l’AI Overview può influenzare la visibilità dei contenuti online.

Il nostro punto di vista: non è il momento di fermarsi, ma di evolversi

In qualità di agenzia di comunicazione digitale, da sempre attenta alle dinamiche SEO e ai comportamenti degli utenti, crediamo che questo scenario imponga un cambio di passo, non un passo indietro.

Ecco cosa consigliamo ai nostri clienti per adattarsi (e approfittare) del cambiamento:

Scrivere contenuti che vanno oltre l’ovvio

Se l’AI restituisce una sintesi, tu dai l’approfondimento. Gli utenti più consapevoli cercheranno comunque qualcosa in più, e devi essere pronto a offrirglielo.

Diversificare il traffico

Il traffico organico non può più essere l’unica leva. Integra SEO, social media, newsletter e advertising per creare una strategia più solida e meno dipendente da un’unica fonte.

Puntare sul valore umano

L’AI è veloce, ma non è empatica. Tu sì. Usa storytelling, casi studio, esperienze reali e contenuti personalizzati per creare connessioni autentiche.

Analizzare i dati

Monitora le performance, individua i punti deboli e reagisci con tempestività. I dati sono la tua bussola.

Ottimizzare per essere visibile… anche all’AI

Riscrivi i contenuti con struttura chiara, heading coerenti, formattazione pulita: questo aiuta sia l’AI di Google a “leggere” meglio, sia gli utenti a orientarsi più facilmente.

In sintesi? Serve più strategia!

Il cambiamento è già in atto e non sarà temporaneo. Come Comma3, il nostro compito è aiutare le aziende a trasformare ogni sfida digitale in un’opportunità concreta.
La visibilità non si perde, si riconquista. Con metodo, visione e… una buona dose di creatività.

Vuoi capire come adattare la tua presenza online a queste novità? Contattaci per una consulenza personalizzata.

News Google: Business Messages

Notizie Flash!

Google sta introducendo la possibilità di inviare messaggi ai clienti tramite Google Maps e Google Search con il profilo Google My Business per supportare tutte le aziende nella vendita e nella comunicazione con la clientela.

Digital Talks di Comma3 con Veronica Rizzo

Ritorna il consueto appuntamento di Comma3 con i #digitaltalks!

Google News: le videoconferenze di Google Meet gratuite!

Chi possiede un account Gmail si sarà accorto della presenza sul pannello laterale dell’accesso rapido a Google Meet

Google News: ottime notizie per il settore alberghiero!

Per tutti coloro che utilizzano Hotel Ads, Google ha rilasciato uno strumento nominato “commissioni (per soggiorno)“, che permette di sostenere i costi relativi alle campagne pubblicitarie soltanto quando il soggiorno è concluso dagli ospiti.

Social media e Playstation: il vangelo natalizio è sempre più digitale

digitale-smartphone-cellulari-120725133032_mediumGrazie alla benedizione delle nuove tecnologie possiamo esprimere gioia e gratitudine per il grande piano di Dio per i suoi figli in un modo che può essere udito…in tutto il mondo”. La chiesa di Gesù Cristo e dei Santi degli Ultimi Giorni, ha un’intera sezione, sul suo sito , dedicata alla diffusione della parola divina attraverso i social media.

I supereroi Marvel e DC invadono i social media

I-supereroi-Marvel-invadono-i-social-media3Da grandi social media, derivano grandi illustrazioni.

Se il cinema ci ha abituato agli universi Marvel e DC trasportati nella nostra realtà, in quest’epoca caratterizzata dal social, l’illustratore di Boston Ed Shems, ha creato “How superheroes use social media“, una serie di esilaranti e spassose illustrazioni su ciò che accade quando i supereroi  iniziano ad usare i social media e non solo.

Infatti possiamo trovare Hulk alle prese con le recensioni sugli acquisti su AmazonBatman che tweetta l’ultima impresa, Punisher che sorprende i ladri con un check-in su Foursquaree tanti altri.

Le illustrazioni di Shems affrontano in maniera divertente e sfrontata un argomento delicato come l’uso improprio dei social e riescono a farci ragionare mentre ci strappano un sorriso, prendendo in prestito dalle due case editrici americane di fumetti i loro supereroi più famosi.

 

Fonte: http://www.ninjamarketing.it

La nostra vita? Un fumetto grazie a ‘Bitstrips’

bitstrips_appUn’idea semplice, costi pari a zero e tanta creatività. Questi i segreti di un gruppo di giovanissimi ragazzi di Toronto che in poco più di un anno hanno invaso Facebook con la divertentissima app ‘Bitstrips’ che permette di ‘raccontare’ la propria vita in un fumetto. Dieci milioni di utenti si sono già trasformati e ora parlano con amici e parenti grazie a nuvolette colorate. Appassionati destinati, di sicuro, a crescere in maniera vertiginosa visto il rilascio della app, in forma gratuita, per tutti gli utenti iPad e iPhone e dispositivi Android.

Google Glass, 3 app che ti convinceranno a usarli

Google-glass-orange_h_partbL’obiettivo finale di Glass (e di gran parte dei dispositivi indossabili) è tanto chiaro quanto ambizioso: permettere all’utente di dimenticarsi della tecnologia, integrandola in modo silenzioso nel suo quotidiano. Al momento si tratta di un traguardo piuttosto lontano, considerando che l’avanguardia tecnologica nel mercato odierno è rappresentata da smartphone e tablet che ancora richiedono una tasca che li contenga e delle dita che impartiscano comandi.

Skype fa gola ai giganti web Google e Facebook trattano

TORNA l’incrocio tra grande finanza e il mondo dei social network. Nel giorno in cui il social network cinese Renren sbarca a Wall Street raccogliendo quasi 750 milioni di dollari dagli investitori, ripartono a sorpresa le trattative per la vendita di Skype. La notizia è rimbalzata dall’altra sponda dell’Atlantica e vale doppio: a contendersi il controllo della società famosa tra gli utenti del web perché concede la possibilità di telefonare anche gratuitamente sono addirittura i due colossi del mondo internet: Google e Facebook.

Fonti finanziarie vicine alla trattative, hanno confermato che le due società hanno avviato trattative parallele, una all’insaputa dell’altra, per rilevare il pacchetto di maggioranza di Skype (circa il 70% delle azioni) al momento in mano a un gruppo di investitori privati (tra cui un fondo pensione canadese) che l’aveva rilevato da eBay nel 2005 per 1,9 miliardi di dollari. In realtà, i proprietari di Skype stanno valutando cosa convenga di più tra la vendita al maggior offerente tra Google e Facebook e la quotazione della società in Borsa. È da tempo, infatti, che i consulenti del provider telefonico stanno lavorando per lo sbarco a Wall Street, con un valutazione che si aggira tra i 3 e i 4 miliardi di dollari.

Google e Facebook non hanno voluto commentare la notizia anche per non alimentare l’asta abilmente organizzata dai vertici di Skype. Ma è indubbio che quest’ultima non possa che passare di mano a breve: nonostante i suoi 124 milioni di contatti a mese, la redditività di Skype – proprio per la gratuità dei suoi servizi – è molto limitata e la pubblicità non è mai decollata. Per questo motivo, la prossima fase di crescita non può che passare attraverso un’alleanza di carattere industriale.

Del resto, il momento appare finanziariamente favorevole. Come ha dimostrato il successo della quotazione di Renren, che in cinese significa letteralmente “uomo uomo” e che si può quindi tradurre con “tutti quanti”. Il clone cinese di Facebook, è il primo social network a sbarcare a Wall Street, dove ha raccolto 743,4 milioni di dollari, pari a 67 volte il fatturato dello scorso anno. In pratica, il doppio della valutazione di Facebook da parte degli analisti, che è ferma a 25 volte le entrate 2010 (50 miliardi). Il che potrebbe invogliare i manager di Facebook ad accelerare i tempi della quotazione, ora prevista per la primavera del 2012. Del resto, se ha avuto successo Renren, che può vantare il maggior numero di pagine visitate in Cina e realizza in un solo paese circa un quarto degli utenti di Facebook nel mondo (117 milioni contro 500) perché non dovrebbe averlo anche la creatura di Mark Zuckerberg?

Fonte: http://www.repubblica.it

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