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Tag: innovazione

Wi-fi a bordo e non solo: l’aereo diventa tecnologico

TTTTra macchine «smart» e treni connessi, il mezzo di trasporto per definizione più tecnologico, l’aereo, rischia di essere quello più arretrato. Problemi di sicurezza impongono dispositivi tecnologici spenti e offline, ma lo show tecnologico deve andare avanti. E le aziende che producono dispositivi mobili spingono perché le regole vengano cambiate. Jeff Bezos di Amazon raccontava al New York Times di come ogni grande marchio faccia degli esperimenti in casa per cambiare la cultura tecnologica di volo: «Abbiamo caricato un aereo di Kindle accesi, e tutti sono atterrati senza problemi». Così sempre più compagnie permettono di tenere accesi i dispositivi durante il decollo e l’atterraggio (in Europea pioniera è la British), e la possibilità di avere un wi-fi a bordo sta diventando un’abitudine.

Lavarsi i denti è come un videogame

SSSPoche cose sono meno divertenti di lavarsi i denti. Gesto quotidiano irrinunciabile, oltre all’alito fresco e pulito porta con sé una quantità di noia pari a pochissime altre azioni quotidiane. “Per questo l’abbiamo trasformato in un videogioco” afferma Frank Kressmann, esperto di Oral-B che qui al Mobile World Congress di Barcellona ci presenta il primo spazzolino bluetooth.

Impermeabile e ricaricabile, ha le stesse dimensioni e il medesimo peso di un qualsiasi spazzolino elettrico a cui aggiunge però la possibilità si connettersi allo smartphone. Basta scaricare l’applicazione gratuita per Android e iOS per scoprire un mondo tutto nuovo.

Toys 2.0: Mattel aiuta a scegliere il giocattolo giusto nell’era digitale

Home-Page-La-Scatola-dei-Giocattoli1-620x454Una piattaforma e un’app per aiutare i grandi nella scelta dei regali per i bambini.

Alzi la mano chi, nella sua infanzia, avrebbe tanto desiderato un trenino elettrico, ed invece si è ritrovato a scartare l’action figure di quel robot giapponese che proprio non gli andava a genio. Oppure chi ha storto il naso perchè avrebbe voluto giocare con il Camper di Barbie ed invece ha dovuto mettere nella cesta dei giochi l’ennesimo bambolotto piagnucolante.

Amazon Prime Air: consegne rapide con i droni

amazon-prime-airAmazon sta lavorando ad un innovativo sistema di consegne rapide che sfrutterebbe l’uso di droni volanti per consegnare la merce ordinata entro mezzora dall’ordine. Può sembrare fantascienza eppure è un progetto a cui Amazon sta lavorando seriamente. A rivelarlo, direttamente Jeff Bezos, fondatore ed amministrare delegato di Amazon, durante la trasmissione americana “60 minutes” in un’intervista con Charlie Rose.

L’innovazione non abita qui Italia dietro Barbados e Oman

ROMA – Il World Economic Forum (Wef) boccia l’Italia in tecnologia e innovazione e stronca le politiche del governo. L’impietosa pagella è nell’ultimo rapporto (435 pagine) dell’organizzazione indipendente internazionale.  È il decimo anno che il Wef pubblica un Global Information Technology Report e ogni volta va sempre peggio per l’Italia, nella classifica che analizza 138 Paesi mondiali. Ora siamo 51esimi, sotto Paesi come India, Tunisia, Malesia. Abbiamo perso tre posizioni nell’ultimo anno. Nel 2006 eravamo 38esimi: un tracollo costante. Questa classifica è un giudizio sull’essenza innovativa di un Paese. L’indice del Wef infatti ne analizza la capacità di trasformare le tecnologie in vantaggi per la vita quotidiana delle persone e per l’economia. Tanto più si è in cima alla classifica- dominata anche quest’anno da Svezia e Singapore- tanto più significa che il progresso è penetrato a fondo nelle strutture economiche e nella società di quel Paese, migliorandolo.

Il Wef, per arrivare a questo giudizio, considera numerosi indicatori oggettivi (rilevati da organizzazioni indipendenti come le Nazioni Unite) e li correla: si va dalla diffusione di internet e cellulari, alla qualità dell’istruzione fino alle politiche statali a favore dell’innovazione e dello sviluppo tecnologico. Ed è proprio per questo aspetto che l’Italia incassa una strigliata dal World Economic Forum. Nel capitolo in cui analizza l’Europa, comincia con le lodi alla Francia, Germania, ma poi nota
“all’estremo opposto, Paesi come la Grecia e l’Italia”. Il Wef accomuna Grecia e Italia anche nei consigli: dovrebbero migliorare fattori propedeutici al progresso (minori tasse e burocrazia, più libertà di stampa, tra le altre cose), aumentare l’adozione delle nuove tecnologie e, soprattutto, mettere informatica e telecomunicazioni al centro delle politiche nazionali. È qui la critica severa al governo. Quello italiano è giudicato al 113esimo posto, nel mondo, per apertura all’innovazione e al 89esimo per uso delle tecnologie. Fa peggio della Grecia per entrambi gli aspetti. “Lo Stato italiano investe molto meno degli altri europei per diffondere la cultura tecnologica, tra l’altro. Ma è stato in grado di spendere oltre un miliardo di euro nel digitale terrestre”, nota Maurizio Dècina, ordinario di reti e comunicazioni al Politecnico di Milano.

Altri Paesi invece galoppano. Molti di quelli emergenti sono giudicati più pronti e aperti all’innovazione. Così il Wef mette il Costa Rica tra i casi eccellenti dell’ultimo anno, per aver investito in alfabetizzazione informatica e ridotto gli ostacoli al commercio di beni tecnologici, tra le altre cose. Così quest’anno ha superato l’Italia, nella classifica, per la prima volta.

Da noi qualcosa bolle in pentola, ma siamo ancora alla fase delle idee, per sbloccare la situazione. Un gruppo di docenti ed esperti, dietro il portale Agendadigitale. org, sta raccogliendo proposte di legge di parlamentari bipartisan. Il ministro all’Innovazione e alla Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, si è detto disponibile a esaminarle nelle prossime settimane. Obiettivo, creare la prima Agenda Digitale italiana, cioè un piano programmatico di governo per lo sviluppo tecnologico.

Fonte: http://www.repubblica.it

Dal notebook agli smartbook: ecco il big bang del personal computer

netbookDal Ces di Las Vegas appare chiaro una volta di più che l’universo del pc, così come lo conoscevamo fino a 18 mesi fa, non esiste più. Conclusa senza rimpianti l’era dei computer fissi, che stanno lasciando il posto ai moderni all-in-one magari con schermo touch da comandare con le dita (bellissimi oggetti fintanto che le ditate non impediscono di vedere filmati e foto), il personal è divenuto prima mobile, poi ultraportatile e successivamente si è trasformato in un netbook. E cioè in un pc bonsai comodo e leggero, che piace ai ragazzini quando stanno sul Messenger, ai grandi che si possono vedere un film in treno oppure in salotto e a tutti coloro che voglio navigare sul Web, “giocare” con Facebook o lanciare messaggini su Twitter. Adesso sotto i riflettori del Ces 2010 il pc diventa una tavoletta, uno slate pc, uno smartbook, ovvero un incrocio tra un grosso smartphone e un tablet pc. Insomma il computer sta assumendo varie forme, diventando sempre più personale. E nelle case è tramontata l’era del pc unico collettore della vita digitale domestica.
I riflettori dei media sono puntati su Apple e c’è da immaginare che la casa della Mela si ritaglierà qualcosa di più della consueta prestigiosissima area di nicchia; la gran massa del mercato sarà però controllata dalle altre stelle del firmamento hi-tech, vale a dire Hp, Acer, Asus, Lenovo.

Skype, la tv diventa un telefono

skypeSkype sta per fare apparizione sul grande schermo, e per grande schermo si intende la televisione. Prima verso i cellulari, ora verso le tv: il client sta estendendo il proprio campo di applicazione, aprendosi a nuovi contesti ed abilitando gli utenti ad un nuovo tipo di esperienza di chiamata. L’approdo sullo schermo televisivo è, in questo contesto, qualcosa di potenzialmente importante.

Fin dal momento in cui eBay ha ceduto gran parte della proprietà di Skype si è intuito come si stesse cercando una maggior libertà per il gruppo, così che potesse stringere nuovi accordi ed esplorare nuovi campi di applicazione per mettere a frutto l’immensa community già in dote. Una prima release beta del nuovo client non suggeriva grandi novità, mentre la nuova distribuzione sembra essere un primo passo importante verso la nuova dimensione a cui Skype ambisce: un servizio VoIP buono per ogni strumento, ogni canale, ogni contesto ed ogni tipologia di utente.

Due gruppi sono pronti ad accogliere per primi Skype: LG e Panasonic (il primo grazie alla tecnologia NetCast Entertainment Access ed il secondo mediante la linea HDTV Viera Cast), infatti, sono in prima linea per una prossima distribuzione che porterà agli utenti televisori in grado di essere connessi al web ed aventi Skype precaricato per effettuare chiamate direttamente tramite il televisore.

In Finlandia la banda larga un diritto del cittadino

banda-largaÈ inevitabile: quando il potere esecutivo in un paese funziona gli effetti sono sempre ottimi. Proprio in questi giorni infatti in Finlandia sono state varate nuove leggi che rendono di fatto la banda larga un diritto del cittadino, dimostrando di essere uno stato all’avanguardia e all’altezza di nazioni del calibro della Svizzera, che fornisce banda larga ai suoi cittadini già dal 1 gennaio 2008.

Da luglio 2010 dunque i cittadini finlandesi avranno diritto ad un minimo di 1 Mbps di banda, quantità destinata ad aumentare piano piano sino ad arrivare ai 100 Mbps, promessi entro il 2015. Tanto di cappello al governo finlandese, capace di fare leggi mirate ad agevolare i cittadini in tempo di crisi.

Lo schermo magico che funziona con il movimento delle mani

world wide webMILANO – Muovere gli oggetti che appaiono sullo schermo senza nemmeno sfiorarne la superficie, ma semplicemente avvicinando e allontanando le mani. È quello che consente di fare BiDi, uno schermo-interfaccia progettato dal Media Lab del Massachusetts Institute of Technology.

MOVIMENTI – Il “display magico” sarà ufficialmente presentato venerdì prossimo a Yokohama nel corso di Siggraph Asia Conference, un meeting dedicato all’innovazione tecnologica. Nel frattempo in Rete già circola il video in cui si vede come l’immagine che appare sullo schermo possa essere manipolata dall’utente grazie ai movimenti e ai gesti delle mani.

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