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Il 2010 secondo Yahoo!

Il disastro del Golfo del Messico ed i mondiali di calcio sono i due temi più cercati su Yahoo!

Come tradizione anche quest’anno Yahoo! ha pubblicato il suo “Year in review” in cui vengono riassunte le maggiori tendenze della rete nel 2010 viste attraverso ciò che gli utenti cercano sul motore di ricerca Yahoo! Search. I primi dati diffusi riguardano gli Stati Uniti dove il tema più ricercato è stato il disastro petrolifero del Golfo del Messico.

Al secondo posto spicca invece il mondiale di calcio sudafricano con relative ed immancabili vuvuzela. Un terzetto di celebrità, Miley Cyrus, Kim Kardashian, Lady Gaga, occupa le posizioni dalla tre alla cinque e precede l’iPhone di Apple che costituisce il termine tecnologico più ricercato dell’anno.

A completare la top ten troviamo nell’ordine: Megan Fox, Justin Bieber, American Idol, Britney Spears. Per ulteriori dettagli e per le classifiche di categoria rimandiamo al sito yearinreview.yahoo.com A breve le sedi locali di Yahoo! diffonderanno analoghe statistiche per gli altri mercati.

Fonte: www.azpoint.net

Tv non più regina, Internet la sorpassa tra i giovani

Secondo l’indagine Sip, i ragazzi passano più tempo sui social network

Per la prima volta, tra gli adolescenti, Internet batte la tv. Il sorpasso si deve soprattutto all’inarrestabile ascesa di Facebook: il 67% ha un profilo sul social network più famoso al mondo, contro il 50% dello scorso anno. Aumentano i comportamenti a rischio nella rete, come dare il telefonino a uno sconosciuto. E ancora, si riduce il consumo di alcol e sigarette, ma non quello di droghe leggere, dilagano le «diete fai da te» e i genitori influiscono sulle scelte dei figli meno di quanto gli stessi figli ritengono giusto e aumenta il numero di adolescenti che reputa «troppo poche» le regole date dalla famiglia. Si riduce la fiducia verso tutte le figure istituzionali (insegnanti, forze dell’ordine, medici, magistrati, preti, politici). L’unica in controtendenza? I giornalisti.

Questa l’istantanea che emerge dall’edizione 2010 dell’indagine «Abitudini e stili di vita degli adolescenti» che la Società italiana di pediatria svolge da quattordici anni su un campione nazionale di 1300 studenti delle scuole medie inferiori di età compresa tra gli 12 e i 14 anni. L’indagine, patrocinata dal Ministero della Gioventù, sarà presentata al convegno «la Società degli Adolescenti» il 2 dicembre a Salsomaggiore.

Gli intervistati che passano sul Web più di 3 ore al giorno (17,2%) superano quelli che passano più di 3 ore al giorno davanti al piccolo schermo (15,3%), dato in calo rispetto allo scorso anno quando la percentuale dei ragazzi che guardava la tv più di tre ore al giorno era pari al 22%.

Di fatto, è Facebook il protagonista indiscusso del Web. Oltre il 67% degli adolescenti ha un profilo sul social network, con un incremento di circa il 35% rispetto allo scorso anno. Nel 2009 aveva infatti il profilo «solo» il 50% e nel 2008 era una esigua minoranza. Ancora una volta le donne cybernaute superano i loro coetanei maschi (68,7 contro 65,8%). Il fascino di Facebook scalza anche l’utilizzo di messenger e la creazione di blog. Solo il 17% dichiara di avere un proprio blog, percentuale che nel 2009 era pari al 41,2%, il che sembra connotare la moda del blog personale come passeggera, spiegano i pediatri della Sip.

Frequentare YouTube e chattare sono di gran lunga le attività principali per le quali gli adolescenti si collegano in Internet e perde sempre più terreno la «ricerca di informazioni» per studio. Si conferma inoltre la tendenza, da parte degli adolescenti, ad un uso sempre più «privato» di tv e Internet. Più della metà ha tv e computer nella propria camera da letto, circa uno su due guarda la tv e oltre il 20% naviga in Internet la sera tardi prima di andare a dormire. Sempre elevatissima (86%) la cattiva abitudine di guardare la tv durante i pasti. Oltre l’80% (con una nettissima prevalenza dei maschi) gioca ai videogiochi.

Fonte: www.lastampa.it

E-commerce Natale 2010: vendite online iniziano bene

Le previsioni lo avevano anticipato: quest’anno lo shopping natalizio sarà più del web. E, infatti, le prime vendite sembrano preannunciare un vero e proprio boom natalizio dell’e-commerce. A partire dagli Stati Uniti, dove il Black Fridayl tradizionale appuntamento che segna l’inizio dello shopping natalizio negli Usa, ha registrato risultati positivi per quanto riguarda le vendite online.

Secondo la società di analisi ShopperTrak, le vendite tradizionali hanno registrato un andamento piatto, migliorando solo dello 0,3 % rispetto allo scorso anno, mentre lo shopping online ha registrato un incremento del 16%. Risultato reso possibile anche grazie ai social network che hanno rappresentato un’importante fonte di consigli per gli acquisti.

Spesso, infatti, attraverso i social network, e in particolare Facebook, si scoprono offerte e disponibilità. Altro dato interessante riguarda l’aumento degli utenti che si sono collegati ad un sito per gli acquisti online tramite un dispositivo mobile, il loro numero sarebbe, infatti, cresciuto del 26,7%.

Il Cyber Monday è il giorno che tradizionalmente sancisce l’inizio ufficiale del periodo d’oro delle vendite online, primo vero banco di prova dell’e-commerce natalizio. Attesi 106 milioni di cyber navigatori.

Cyber Monday è il giorno in cui i consumatori tornano al lavoro dopo il weekend del Thanksgiving Day (Giorno del ringraziamento) e si danno allo shopping online: è un giorno indicativo dell’andamento della spesa su Internet durante lo shopping natalizio. Secondo Forrester Research i retailer online come Amazon deterrano il 7% della spesa online, in crescita rispetto al 6% di un anno fa.

Fonte: www.businessonline.it

Google Earth 6: più realismo e non solo!

Arriva Google Earth 6 che, secondo il colosso di Mountain View porta il realismo mondo virtuale creato per consultare la Terra. Ora Street View è integrato e ci sono anche gli alberi realizzati in 3D ma è stata resa più semplice la ricerca di immagini storiche.

Una delle novità più grandi è l’integrazione migliorata e completa del (tanto discusso) servizio Street View che permette di visualizzare le strade del Mondo. Il servizio era stato inizialmente integrato nel 2008 ma ora il progetto arriva a piena maturazione. La funzionalità è simile a quanto si è già visto in Google Maps con l’omino giallo a far da compagno di viaggio virtuale, basterà trascinarlo per vedere le strade abilitate colorarsi di blu spostandosi poi con le frecce o il mouse.

Altra caratteristica che è stata introdotta sono gli alberi come modelli 3D oltre a quelli degli edifici, così da rendere più realistico navigare nel mondo virtuale creato da Google. Decine di migliaia le specie disponibili (compreso quello del cacao) e sono 80 milioni in luoghi come Atene, Berlino, Chicago, New York City, San Francisco e Tokyo.

In ultimo, le immagini storiche ora sono più semplici da trovare. Grazie al successo avuto nella versione 5 di Google Earth dove veniva mostrata Varsavia nel 1935, Londra nel 1945, e Port-au-Prince Haiti prima e dopo il devastante terremoto del Gennaio 2010. Verrà mostrata la data di quando è stata scattata l’immagine e di dove si trova ma anche tutte le immagini storiche disponibili per quel luogo.

Fonte: www.ampletech.net

Internet, nell’estate 2011 non ci sarà più spazio

Secondo Cerf questo sarebbe “il momento più critico da quando è nata l’idea della rete”.
Si stima che nell’estate del 2011 termineranno i 4,3 miliardi di indirizzi appartenenti al protocollo su cui attualmente si basa internet, l’Ipv4.
“Quando nel 1981 abbiamo creato il web – afferma Cerf – il numero di indirizzi possibili ci sembrava infinito. L’esplosione di collegamenti e interconnessioni è però sfuggita al controllo ed ora il rischio è che vi sia un segnale d’arresto alle nuove connessioni fino a quando non verrà sviluppato il nuovo protocollo Ipv6“.
Tale protocollo, sul quale si sta già lavorando dal 1998, prevede un numero molto più alto di indirizzi Ip: circa 4 trilioni.

Fonte: www.bitcity.it

Il 67% ha un profilo su Facebook

Lo rivela l’indagine “Abitudini e Stili di vita degli adolescentì“ della Società italiana di pediatria

Internet “sorpassa” la televisione tra gli adolescenti italiani, ormai impegnati per più  tempo in rete che davanti al piccolo schermo. E si conferma l’inarrestabile ascesa di Facebook: il 67% dei teenager ha un profilo sul social network, contro il 50% dello scorso anno. Ma aumentano anche i comportamenti a rischio sul web, come dare il numero di telefonino a uno sconosciuto. È l’istantanea che emerge dalla 14esima edizione 2010 dell’indagine “Abitudini e Stili di vita degli adolescenti“ della Società italiana di pediatria (Sip), realizzata su un campione di 1.300 studenti delle scuole medie di età compresa tra 12 e 14 anni.

Dall’indagine patrocinata dal ministero della Gioventù – che sarà presentata al Convegno “la Società degli adolescenti” il 2 dicembre a Salsomaggiore – emerge che gli intervistati che passano sul web più di 3 ore al giorno (17,2%) superano quelli che passano più di 3 ore al giorno davanti al piccolo schermo (15,3%), dato in calo rispetto allo scorso anno quando i ragazzi che guardavano la tv più di tre ore al giorno erano il 22%. Le donne cybernaute, inoltre, superano i loro coetanei maschi (68,7% contro 65,8%).

Il fascino di Facebook scalza anche l’utilizzo di messenger e la creazione di blog. Solo il 17% dichiara di avere un proprio blog, percentuale che nel 2009 era pari al 41,2%, il che sembra connotare la moda del diario personale online come passeggera. Frequentare You Tube e chattare sono di gran lunga le attività principali per le quali gli adolescenti si collegano in Internet, mentre perde sempre più terreno la ‘ricerca di informazionì per studio. Si conferma la tendenza, da parte degli adolescenti, a un uso sempre più “privato” di tv e Internet. Più della metà ha televisione e computer nella propria cameretta, circa uno su due guarda la tele e oltre il 20% naviga in Internet la sera tardi prima di andare a dormire. Sempre elevatissima (86%) la cattiva abitudine di guardare la tv durante i pasti. Oltre l’80% (con una nettissima prevalenza dei maschi) gioca ai videogiochi. Crescono però i comportamenti a rischio come inviare foto, dare informazioni personali, farsi vedere in webcam, accettare incontri con sconosciuti. Oltre il 16% (contro il 12,8% del 2009) dichiara di aver dato il proprio numero di telefono a un estraneo, e il 24,6% (contro il 20,7% del 2009) non ha esitato a inviare una sua foto. Nella stragrande maggioranza dei casi gli “sconosciutì sono altri adolescenti, ma non sono rari gli episodi in cui l’interlocutore è un adulto (il che non significa che sia un pedofilo). Secondo il presidente della Sip Alberto Ugazio, il sorpasso del web sulla tv «di per sé è un fatto positivo perché Internet è una straordinaria finestra sul mondo, con un enorme potenziale di arricchimento culturale e di crescita, soprattutto se rapportato a ciò che oggi propone la televisione. Ma tutto dipende da come si usa. Se il webviene utilizzato prevalentemente per chattare, per sostituire ai rapporti reali una comunicazione virtuale, se aumentano sul web i comportamenti potenzialmente a rischio allora sorge qualche dubbio su questo sorpasso».

Fonte: www.vita.it

Regali di Natale, vincono alimentari e tecnologia

Crescono le intenzioni d’acquisto. L’high tech seduce gli italiani

Nonostante la crisi, nonostante l’uso della tredicesima per pagare bollette e mutui, gli italiani non rinunciano ai regali. Secondo una ricerca di Confcommercio quasi metà degli italiani (46,4%) considera gli acquisti di Natale una spesa necessaria che si ha piacere ad affrontare.

In cima alla classifica s’impongono i generi alimentari (+ 9,5% rispetto all’anno scorso) e gli articoli di abbigliamento (- 8,3%) che si confermano la tipologia più diffusa. Quest’anno insieme ai telefoni cellulari, gli altri prodotti tecnologici (come lettori Mp3, console giochi) fanno registrare il maggiore incremento nelle intenzioni di acquisto (+ 16,5%).

In particolare cresce leggermente nel 2010 la percentuale dei consumatori che considera gli acquisti per il Natale una spesa necessaria, anche se ne farebbe volentieri a meno (30,7%) e la percentuale dei consumatori che considera gli acquisti di Natale una spesa del tutto inutile, ma che si è oblbigati ad affrontare (22,9%).
Principali destinatari dei regali rimangono i propri familiari (89,2%), mentre il 66,3% si farà regalo a se stesso e il 63,2% lo farà agli amici. I regali che saranno più acquistati sono generi alimentari (66,2%), capi di abbigliamento (62,3%), libri (62,2%), prodotti per la cura della persona (56,0%), giocattoli e giochi (52,2%), vino (47,6%), Cd e Dvd (41,1%), calzature (34,1%), articoli sportivi (32,1%).

Particolare rilevanza assumono i prodotti tecnologici diversi da telefonia e pc, dunque lettori Mp3, chiavetta, console giochi, che, pur non risultando quelli più diffusi in assoluto, fanno registrare la performance migliore rispetto allo scorso anno (+16,5%).

Fonte: economia.virgilio.it

Internet: Italia è al 13° posto in Europa

Si sono aperti oggi, presso l’Aula Convegni del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) di Piazzale Aldo Moro a Roma, i lavori del terzo Internet Governance Forum Italia 2010. Due giorni per un appuntamento che riunisce istituzioni, aziende, ricercatori, tecnici e società civile. Intervengono tra gli altri, il presidente del Cnr, Luciano Maiani, il ministro della Funzione Pubblica e dell’Innovazione, Renato Brunetta, il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, Stefano Rodotà, Tullio de Mauro e i parlamentari relatori di proposte di legge.
In Italia sono circa 11 milioni di italiani connessi in banda larga. Decisamente pochi, tant’è che il Belpaese è solamente al 13° posto in Europa. I temi al centro della due giorni sono quindi il divario culturale e digitale nel nostro paese. La giornata di domani sarà dedicata a temi come la libertà di espressione, la gestione tecnica della rete e le comunità online.
Lo slogan dell’edizione 2010 è “Internet riguarda tutti: fai sentire la tua voce”. Spiega Domenico Laforenza, direttore dell’Istituto di informatica e telematica del Cnr di Pisa: “Il futuro della Rete coincide in misura crescente con il futuro delle nostre società. Gli scambi economici, le interazioni sociali e, soprattutto, la qualità della democrazia e i diritti della cittadinanza di domani si svolgono infatti sempre più anche attraverso Internet. Occuparsene è quindi una necessità che riguarda tutti noi, innanzitutto come cittadini, e tutti dobbiamo avere l’opportunità di esprimere le nostre opinioni in merito”.

Fonte: www.pcself.com

La sfida italiana di Youppido! ai social network americani

Sfida aperta, e tutta italiana, ai consueti social network americani, a cominciare da Facebook e Twitter. Ci prova una nuova piattaforma, che raccoglie e cataloga foto, filmati, contatti, permette la geolocalizzazione degli amici e nasce già ottimizzata per la navigazione con l’iPhone.
In aggiunta, Youppido! unisce alle tradizionali funzioni di un social network quelle di un sito di dating: un sistema di affinità calcola la percentuale di compatibilità con ogni profilo. E’ possibile scegliere le caratteristiche della persona ideale ed impostare la propria navigazione, per visualizzare esclusivamente i profili che corrispondono alle qualità scelte. Di profilo in profilo, è possibile navigare facendo “zapping tematico” con i link che compaiono nel box-suggerimenti, dove si segnalano altri utenti con interessi affini.
Gli utenti iscritti possono usufruire del servizio dopo aver acquisito dei pacchetti di crediti spendibili all’interno del sito e acquistabili con carta di credito. La piattaforma dispone anche di un sistema di guadagno crediti, attraverso il quale ogni utente, facendo alcune azioni all’interno del sito (ad esempio inserire foto, inviare messaggi, inviare wow) potrà accumulare crediti da spendere in seguito. Youppido! è un servizio riservato ad un pubblico maggiorenne.

Fonte: www.lastampa.it

Studiare online funziona come in aula

Roma, 26 nov. (Apcom) – Studiare online funziona, e porta gli stessi frutti che seguire i normali corsi universitari in classe, in relazioni faccia a faccia. A sostenerlo è uno studio della University of Nebraska-Lincoln (Usa) recentemente pubblicato sul Journal of Natural Resources and Life Sciences Education, da cui emerge che l’assenza di coesione, di spirito di gruppo e di interazione, ai fini dei voti ottenuti, non cambia nulla. Lo studio contraddirebbe dunque i risultati ottenuti da precedenti ricerche secondo cui, spiega Robert Vavala, uno degli autori dello studio, “gli studenti che si sentono ‘collegati’ ai propri compagni di classe tendono a godere di più delle lezioni e, alla fine, ottengono migliori risultati”.

I ricercatori hanno analizzato i dati di un sondaggio condotto su 250 studenti iscritti in tre diversi corsi di laurea in cui erano presenti lezioni frontali e lezioni online per la preparazione degli stessi esami: ed è emerso che, nonostante gli studenti dei corsi online affermavano di sentirsi meno “connessi” con i propri colleghi – e di percepire meno senso di coesione, spirito di comunità, fiducia e interazione – hanno fatto registrare gli stessi voti agli esami.

Fonte: http://notizie.virgilio.it

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