Comma3 - Strumenti e soluzioni per comunicare con internet

Categoria: Tecnologia Pagina 20 di 33

App Store, dieci miliardi di download

Il traguardo raggiunto in meno di tre anni: per le canzoni su iTunes ce ne sono voluti sette

Dieci miliardi di App: più di una e mezza per ogni abitante della Terra, compresi neonati e ultracentenari, da New York alla Siberia. Il record è stato raggiunto qualche ora fa, portando alla fortunata vincitrice (Gail Davis di Orpington, Kent, Regno unito) un buono da 10 mila dollari. E battendo di parecchio l’altro negozio gemello di Apple, quel Music Store che al traguardo dei dieci miliardi c’era arrivato poco meno di un anno fa, il 24 febbraio 2010. Ma aveva impiegato quasi sette anni, visto che aveva debuttato nell’aprile 2003. Invece l’App Store è nato  nel luglio 2008, e all’inizio vendeva soltanto software per iPhone. Oggi è diffuso in 90 Paesi e le app disponibili sono oltre 350 mila (di cui 60 mila per iPad).

Oggi i dispositivi compatibili sono oltre 160 milioni, c’è l’iPod Touch e da qualche mese anche l’iPad, che ha una categoria di app a sé. Ma per comprare una canzone su iTunes basta un computer (pure Windows), non è necessario possedere uno dei quasi 300 milioni di iPod che Apple ha venduto in tutto il mondo.Insomma, anche se iTunes è diventato il più grande negozio di musica del pianeta, sui dispositivi iOS ci sono più app che canzoni. Legali, perlomeno, visto che per la musica il tasso di pirateria rimane molto alto, mentre la percentuale di quelli che hanno scardinato le protezioni dell’iPhone è decisamente più bassa.

D’altra parte, è il modello stesso ad essere diverso: Steve Jobs si è battuto in prima persona perché le canzoni vendute su iTunes Store fossero libere da lucchetti digitali e compatibili con apparecchi diversi (anche non Apple). Ma ha scelto poi un sistema chiuso per l’App  Store, che è l’unico modo per installare un programma su iPhone, iPod Touch e iPad.

L’idea del negozio di software per smarphone esisteva già (con Symbian di Nokia, essenzialmente), ma Apple ne ha fatto un business redditizio e perfino divertente. iPhone, iPod Touch e iPad sono apparecchi che possono cambiare uso e aspetto a piacimento, non essendo legati a una particolare interfaccia fisica, così basta un’app e si trasformano da console di gioco a terminali business, passando per mille altre funzioni, utili e inutili.

“L’App Store ha superato le nostre più rosee aspettative,” ha affermato Philip Schiller, senior vice president Worldwide Product Marketing di Apple. “L’App Store ha rivoluzionato il modo in cui il software viene  sviluppato, distribuito, scoperto e venduto.  Mentre altri cercano di copiarlo, l’App Store, continua ad offrire a sviluppatori e clienti l’esperienza più innovativa sul pianeta.”  Intanto a Cupertino guardano già oltre: due settimane fa, infatti, ha aperto i battenti l’App Store per computer Mac. In un solo giorno ha venduto un milione di programmi.

Fonte: www.lastampa.it

Android batte Symbian E’ il più usato su smartphone

Fine di un primato decennale. Al terzo posto c’è Apple

NEW YORK
Il software Android di Google è diventato il sistema operativo per smartphone più utilizzato al mondo sorpassando per la prima volta il Symbian prodotto da Nokia, che manteneva il primato da almeno dieci anni.
Secondo una ricerca di mercato pubblicata da Canalys, nell’ultimo trimestre del 2010 sono stati venduti 32,9 milioni di cellulari dotati del sistema Android, contro i 31 milioni di cellulari equipaggiati con Symbian. Rispetto quarto trimestre del 2009, le vendite di smartphone Android sono cresciute di almeno sette volte.
Grazie ad Android, Lg, Samsung, Acer e Htc hanno registrato rispettivamente crescite del 4.127%, 1.474%, 709% e del 371% anno su anno e attualmente Htc e Samsung detengono, insieme, quasi il 45% delle vendite di cellulari Android.
Al terzo posto si piazza Apple, con circa 16,2 milioni di iPhone venditi tra ottobre e dicembre 2010, quasi il doppio rispetto all’anno precedente. Ma le quote di mercato di Apple, proprio a causa della fortissima diffusione del software di Google, sono scese del 16 per cento.
L’unica società ad aver subito un calo delle vendite è Microsoft, le cui quote nel mercato dei cellulari sono crollate del 20,3 per cento. Una flessione che gli analisti attribuiscono in parte al fatto che le vendite del Windows Phone sono cominciate alla fine del trimestre.
Le vendite totali di smartphone sono aumentate dell’89% rispetto all’anno scorso, a quota 101,2 milioni. Secondo gli analisti, presto i cellulari supereranno i computer come strumento più utilizzato per collegarsi ad Internet.

Fonte: www.lastampa.it

La Web tv stenta in Italia, servono licenze per contenuti

Primo rapporto di Iptv: 700 mila clienti, ma manca l’offerta di qualità

In Italia ci sono 700 mila clienti che vedono la tv su Internet. Lo certifica il primo rapporto di Iptv, l’associazione che raggruppa le società di telefonia Fastweb, Telecom Italia e Wind. La televisione su Internet protocol che sta evolvendo da Iptv a Smart tv (tv dotate di connessione a Internet), stenta a diffondersi in Italia e si continua a registrare una forte difficoltà degli operatori ad accedere a contenuti televisivi pregiati sui quali investono 30 milioni l’anno.

Le cause sono da ricercarsi in un quadro normativo che, disegnato per i media tradizionali, spesso rappresenta un ostacolo allo sviluppo del mercato, e in un’eccessiva rigidità dell’offerta di diritti che non consente l’arricchimento dell’offerta legale di contenuti distribuiti su Ip.

«Noi – ha commentato la presidente di Iptv, Irene Pivetti – crediamo che ampliare la scelta di contenuti a disposizione dei consumatori sia un importante obiettivo, che può dare un rilevante contributo alla crescita digitale del Paese. L’Italia è ricca di contenuti innovativi che, grazie allo sviluppo dell’offerta audiovisiva su piattaforma Ip, possono più facilmente raggiungere i consumatori finali, anche indipendentemente dalla programmazione in palinsesti rigidi. Si tratta quindi di consentire e facilitare lo sviluppo di nuovi media, rafforzando l’industria nazionale attraverso lo sviluppo di offerte legali distribuite sulle reti Ip».

Tra le soluzioni per garantire un’effettiva disponibilità dei diritti, l’associazione chiede di definire licenze collettive estese per la ritrasmissione dei canali lineari e di evitare che lo sviluppo sia frenato dall’assenza di offerta di diritti.

Riguardo alla diffusione dei servizi audiovisivi su Ip sviluppati da Fastweb, Telecom Italia e Wind a partire dal 2003, il rapporto ipotizza che, grazie alle offerte di Smart tv, il numero di clienti attuale possa crescere significativamente. L’associazione stima infatti che a fine 2010 già il 5% delle famiglie italiane sia attrezzato con televisori, blu-ray e game console connettibili alla Rete, che consentono di ricevere servizi e contenuti trasmessi attraverso piattaforme Ip.

Fonte: www.lastampa.it

Google Sketchup: Mappe Sempre più Interattive e Reali

Google Maps ed Earth, servizi figli del gigante della search di Mountain View, dominatori del panorama della cartografia stradale e satellitare sul web; servizi che si integrano perfettamente con tutte le altre tecnologie dell’azienda produttrice: così le mappe risultano interattive, mostrando informazioni sulle singole strutture ricettive, fotografie dei luoghi scattate dagli utenti e indicazioni stradali; e ancora: rilievi topografici, situazione del traffico, webcam, video e informazioni turistiche.

Una vera e propria proposta a 360°, soprattutto in seguito ad alcuni importanti aggiornamenti che fanno muovere il tutto in una direzione decisamente più reale, con potenzialità veramente sorprendenti: con la navigazione fotografica tramite Street View è oggi possibile vedere direttamente le strade che si dovranno percorrere o i luoghi in cui si dovrà fare tappa, in modo da avere anticipazioni perfette sul viaggio.

Tuttavia Google non si ferma qui: Maps e Earth devono essere sempre più vicini alla realtà, gli utenti devono potersi calare in qualsiasi luogo della terra, assaporarlo con gli occhi, provare emozioni anche prima di vederlo dal vivo.

Immaginate di poter analizzare anche nei dettagli i più grandi edifici del mondo, le opere e gli elementi del paesaggio; immaginate di trovarvi virtualmente a Sidney e di non dovervi fermare a una foto sgranata, ma di poter analizzare più a fondo anche i particolari, di poter guardare ciò che Street View non mostra: oggi, grazie a Sketchup è possibile.

Sketchup è uno strumento professionale di modellazione 3D (in generale per architettonica e urbanistica) offerto da Google, acquisito da alcuni anni. Tramite Sketchup è possibile dar forma ad edifici e, statue, macchine e oggetti partendo da modelli fotografici, oppure disegnare liberamente per riorganizzare una stanza o creare elementi tridimensionali realistici ed esportabili in vari formati.

Sebbene la versione a pagamento nasca come software orientato ai professionisti della progettazione, viene proposta anche un’alternativa gratuita, con alcune funzionalità in meno, anche se non particolarmente limitanti.

Una delle principali caratteristiche di Sketchup, che lo differenzia da tutti i suoi concorrenti, è la perfetta integrabilità in Maps e Earth, che permette di ottenere effetti assolutamente sorprendenti.

Chiunque può elaborare una struttura, che sia un famoso palazzo o un’ anonima casa, per poi esportarla e vederla posizionata direttamente sulla mappa. Numerosi tutorial e guide gratuite affiancano chiunque voglia apprendere l’uso di questo software, incentivando così lo sviluppo della tecnologia e la diffusione di una cultura di tipo collaborativo per il perfezionamento di uno strumento ormai importantissimo in ambito turistico.

Da Sketchup sono nate varie iniziative, sia a carattere commerciale che solidale: si va quindi dalla promozione di hotel e strutture in modo decisamente all’avanguardia, tramite video e modelli, fino ad arrivare a progetti sociali come quello della ricostruzione virtuale della città di L’Aquila, devastata dal tragico terremoto del 2009, passando per la virtualizzazione di tutti gli stadi dei mondiali di calcio 2010.

Fonte: www.ilgiornale.it

Facebook, Zuckerberg beffato Un hacker gli ruba il profilo

NON poteva esserci modo migliore per dimostrare quanto Facebook sia insicuro. Un hacker dall’identità ancora ignota ha preso il controllo della pagina ufficiale di Mark Zuckerberg 1, il fondatore del social network, divertendosi a lanciare messaggi alle migliaia di fan del giovane miliardario. Giusto il tempo di raccogliere 1.800 “mi piace” e circa 500 commenti al suo unico post e il social network è stato costretto a rimuovere la pagina del fondatore, senza rilasciare almeno al momento alcun tipo di commento. Una figuraccia globale a cui prima o poi dovrà dare una spiegazione.

GUARDA IL MESSAGGIO DELL’HACKER 2

Il messaggio inviato dallo Zuckerberg posticcio era questo “Che l’hacking abbia inizio: Se Facebook ha bisogno di soldi, invece di andare dalle banche, perché non permette ai suoi utenti di investirvi in modo sociale? Perché non trasformare Facebook in un “social business”, nel modo in cui lo ha descritto il vincitore del premio Nobel Muhammed Yunus? Che ne pensate?”. Un chiaro riferimento al recente investimento di Goldman Sachs nel social network quindi, con una proposta da parte dell’hacker di abbandonare i sistemi capitalistici tradizionali per abbracciare l’esperienza di Yunus e del suo social business, in cui i ricavi non sono distribuiti tra gli investitori

ma usati per il miglioramento dellastruttura stessa e per scopi sociali.

Il messaggio “rivoluzionario” dell’hacker ha ricevuto commenti e insulti, ma di sicuro ha colpito l’attenzione dei lettori, increduli di fronte a una comunicazione del genere. Insieme al messaggio, il finto Zuckerberg ha lasciato il riferimento dell’hashtag #hackercup2011, un codice usato nelle conversazioni sul sito di microblogging Twitter. Si tratta di un’ulteriore beffa per Facebook, visto che l’Hacker Cup 2011 altro non è che il concorso indetto dal social network per far emergere i migliori talenti del panorama informatico. L’autore dell’attacco alla fan page di Zuckerberg si candida quindi come un probabile vincitore, seppure fuori dagli schermi, del concorso.

A parte la figura non certo esaltante per Facebook e il suo fondatore (e per gli addetti che si occupano della pagina), il problema della sicurezza sui social network torna all’attenzione degli ormai 600 milioni di utenti del sito. Proprio in queste ore veniva diffuso l’ultimo rapporto sull’argomento, stilato dalla società di sicurezza informatica Sophos, che indicava i social network come uno dei principali veicoli di malware e spam. Ma se neppure Mark Zuckerberg è in grado di custodire la propria password, chi può dirsi davvero al sicuro?

Fonte: www.repubblica.it

NEL 2010 UN ACQUISTO AL SECONDO SU EBAY, LA TECONOLOGIA E’ LA PIU’ RICHIESTA. 2^ ABBIGLIAMENTO

L’inizio di ogni nuovo anno porta a tirare le somme di quello appena trascorso, e anche per eBay, primo portale di ecommerce in Italia, e’ arrivato il momento di fare i conti ed analizzare quali sono stati i trend d’acquisto nel 2010. Gli italiani che si sono rivolti a internet per i loro acquisti, approfittando di vantaggi quali l’ampia scelta, la comodita’ e il risparmio, sono sempre di piu’ e nel 2010 su www.ebay.it e’ stata conclusa una transazione ogni secondo, con un aumento del numero totale di acquisti del +5,6% rispetto al 2009.
Secondo un’indagine interna di eBay.it, la categoria che nel 2010 ha generato il maggior numero di acquisti e’ l’insuperabile Consumer Tech, con un prodotto tecnologico venduto ogni 4 secondi, seguita da Abbigliamento e Accessori, con un acquisto ogni 12 secondi, e al terzo posto Casa, Arredamento e Bricolage, con un prodotto acquistato ogni 14 secondi. Se le categorie con il maggior numero di transazioni confermano la classifica del 2009, le novita’ si trovano analizzando le categorie che sono cresciute di piu’ nell’ultimo anno.
La crescita maggiore ha riguardato Bellezza e Salute, con un aumento di acquisti del +39%, a testimonianza del fatto che, nonostante le difficolta’ economiche, gli italiani continuano a prendersi cura di se’ e per farlo scelgono la strada del risparmio su eBay.it; a seguire troviamo Casa, Arredamento e Bricolage, con un aumento del +26% nel 2010 (guardando al trend di crescita di questa categoria dal 2007 al 2010 si registra addirittura un aumento dell’81%), mentre sul gradino piu’ basso del podio sale Auto: ricambi e accessori, con aumento del +23,6%.
Con focus specifico sui prodotti singoli piu’ cresciuti 2010 vs 2009, troviamo gli accessori per i “must have” tecnologici del momento, ovvero accessori per iPhone (+161%) e accessori per Blackberry (+141%), a seguire risulta un aumento sostanzioso delle vendite di Lampadine e Led (+130%), che testimonia la continua crescita della categoria Casa, Arredamento e Bricolage, mentre la categoria Auto: ricambi e accessori deve il suo incremento soprattutto a Motori e Frecce per auto, aumentati rispettivamente del +74% e del +70%.

I mesi di Novembre e Dicembre registrano il maggior numero di transazioni effettuate, come e’ logico che sia visto che il Natale rappresenta un momento di grandi picchi di acquisto, anche se e’ poi con la primavera, a Marzo, che si registra il terzo apice di transazioni online. E se si vuole guardare ai trend d’acquisto per i prossimi giorni, basandosi su come erano andate le vendite a gennaio 2010, i videogiochi saranno tra gli articoli a riscuotere maggiore successo, con un aumento di vendita, ad esempio, delle Periferiche di gioco per pc del +78% e delle Console Wii del +76% rispetto alla media degli altri mesi del 2009.

Fonte: www.clandestinoweb.com

“Si decolla, usate i cellulari” Sugli aerei cade l’ultimo tabù

NEW YORK – Avete mai volato con Veritas Airlines? “Vi ricordiamo che da questo momento in poi tutti i cellulari devono restare spenti perché possono interferire con la strumentazione di bordo. Cioè, questo è ciò che finora vi abbiamo raccontato…”. Prego? “Per la verità vi chiediamo di spegnerli perché potrebbero interferire con la rete mobile a terra: ma la richiesta non avrebbe lo stesso effetto. Del resto nella maggior parte dei voli c’è sempre qualche cellulare che resta acceso per errore: e se fossero davvero pericolosi non li avremmo neppure ammessi a bordo”.

No, Veritas Airlines non esiste. Ma la hostess virtuale inventata dal settimanale Economist ha fatto da tempo il giro del web per la gioia degli irriducibili telefonisti. Eppure l’affermazione è nero su bianco perfino sul sito della Federal Aviation Administration: “È dal 1991 che i cellulari sono stati banditi in volo perché possono interferire con le comunicazioni a terra”. Ma allora la sicurezza aerea c’entra o no?

La questione è complicata dai modelli di ultima generazione: gli smartphone che permettono l’uso in modalità “aeroplano” – con cui si può ascoltare musica, guardare un film, leggere un libro, ma non telefonare. Qui, negli Usa, la legge delega alle singole compagnie la facoltà di autorizzarne l’uso. In Europa la discrezionalità spetta invece al comandante. Ma la “veritas” dove sta?Dal 2000 a oggi,

solo una decina sono state le denunce presentate dai piloti per problemi con i telefonini. E il cellulare viene ritenuto tra le cause di almeno una tragedia aerea. Un volo charter caduto a Christchurch, Nuova Zelanda, 2003, otto morti: solo che al telefonino non c’era un passeggero, ma il pilota. Basta un solo episodio per sollevare il caso? “È la classica notizia mezza buona e mezza cattiva”, taglia corto al New York Times David Carson, un ingegnere della Boeing. “Notizia buona: gli apparecchi elettronici non provocano sempre problemi. Notizia cattiva: la gente preferisce pensare che non li provocano mai”.
La notizia cattivissima è però quello che suggerisce un altro esperto, Bill Strauss: “Un telefono che magari non funziona bene, una batteria difettosa, la strumentazione di bordo non proprio aggiornata e… boom: ecco la tempesta perfetta che provoca la tragedia”.

Eppure la certezza ancora non c’è. E così tra cellulari, iPad, iPhone e Gps si continua ad andare in ordine sparso. Dall’Europa agli Usa le telefonate sono permesse “fino alla chiusura delle porte”: è la conseguenza di un test a terra condotto 4 anni fa da American Airlines. E perché invece siamo pregati di spegnere “ogni tipo di apparecchiatura elettronica” in fase di decollo o di atterraggio? In quei momenti, spiegano alla Faa, sarebbe molto più complicato per il personale di bordo controllare ogni interferenza.
Non basta. I voli più moderni sono dotati di una protezione migliore. “Ma le migliorie tecnologiche sugli aerei si contano ogni vent’anni” dice l’esperto di sicurezza Doug Hughes “mentre l’industria degli apparecchi elettronici sforna nuovi modelli ogni settimana”. Che fare?

L’Unione europea ci sta studiando su da un paio d’anni. Nell’attesa, da Ryanair a Emirates passando per Qantas, le aerolinee di mezzo mondo si sono già attrezzate con la tecnologia “inflight”: un sistema che bypassa la rete terrestre e la strumentazione di bordo consentendo di telefonare ma non di navigare.
Negli Usa, invece, da United-Continental a Delta, è già realtà il wi-fi. Qui, al contrario, si naviga ma non si telefona: e i servizi per chiacchierare in rete, come Skype, sono disabilitati. Ma anche stavolta, come direbbe l’hostess di Veritas Airlines, la sicurezza non c’entra. Il divieto di telefonare in volo ha una spiegazione più terra terra: “Si prega di non disturbare”.

Fonte: www.repubblica.it

Nintendo tascabile ora si fa 3D accerchiato da smartphone e tablet

AMSTERDAM – È l’erede della console più venduta della storia, quel Ds acquistato dal 2004 in oltre 146 milioni di pezzi. Soprattutto è il primo dispositivo tascabile ad arrivare nei nostri negozi con schermo 3D  “glassless”, che non richiede l’uso di occhialini. Il 3ds della Nintendo in parole povere, esce il 25 marzo a 259 euro (prezzo stellare) segna l’inizio di una fase nuova per il mondo dei videogame e forse anche per quello dell’elettronica di consumo tout court. “Quando cominciamo a lavorare su una console, cerchiamo sempre di immaginare un dispositivo unico”, aveva rivelato a Repubblica da Shigeru Miyamoto, il “padre” di Super Mario, poco tempo fa. “Deve essere differente da tutto il resto. In una parola: deve essere Nintendo”. Mossa necessaria in realtà quella della multinazionale di Kyoto, considerando la stasi nelle vendite del Ds e la pirateria che impazza. E poi ci sono  i vari Apple e Google phone, il successo dell’iPad e l’arrivo dei tablet, che cominciano  a farla da padrone nel settore dei videogame tascabili. Merito di un modello di business, quello degli app store, che sta funzionando a gonfie vele con oltre mezzo miliardo di software complessivi a disposizione degli utenti, buona parte dei quali sono giochi proposti gratuitamente o a prezzi irrisori. “L’essere Nintendo” insomma, oggi significa tentare di mantenere la supremazia puntando su una differenza tecnologica avvertibile da chiunque rispetto a quel che offre il mercato.

Il 3ds esteriormente è molto simile al suo predecessore, con alcune piccole differenze. Oltre al display 3D, l’altro come in precedenza è tattile, c’è la doppia telecamera per scattare foto tridimensionali, un pad e un potenziometro laterale che regola l’effetto 3D nei giochi e nelle immagini. Consente in pratica di stabilire il grado di profondità e anche di annullare del tutto il 3D se lo si desidera. La cosa più importante però è un’altra: il 3ds funziona a meraviglia perché senza occhiali da inforcare le tre dimensioni sono tutt’altra storia. O, per usare una frase di Satoru Iwata, giovane presidente della Nintendo che assieme a Miyamoto ha risollevato le sorti della compagnia, “è la prima esperienza immediata del 3D”..

Un’altra novità è l’arrivo non solo e non tanto di una buona quantità di giochi, 25 in tutto (da Pro Evolution Soccer 2011 fino ai nuovi capitoli di Resident Evil e Metal Gear Solid), ma anche di una serie di servizi interessanti. Spot pass ad esempio è un sistema di connessione automatica con alcuni operatori di spot wi-fi (Guglielmo in Italia), che permette di ricevere contenuti in automatico. Dagli aggiornamenti ai filmati di EuroSport o Sky, tutti in 3D. Perfino cortometraggi, come la versione tridimensionale di Shaun the Sheep della Aardman Animations, la stessa di Wallace and Gromit. Difficile però capire quantità e qualità di questi contenuti. Street Pass invece è per lo scambio immediato di dati fra 3ds. In pratica, passando vicino a una persona che ha un’altra console, si riceverà sulla propria il nome, il Paese di provenienza e i titoli giocati da quest’ultima. E ovviamente è possibile giocare assieme. Infine l’E-shop, il negozio virtuale dove acquistare software e titoli vari, compresi quelli del passato.

Fin’ora, oltre ai record del Ds, la Nintendo ha incassato quelli straordinari della sua ultima macchina da casa, la Wii, oggi sopra quota di 130 milioni di unità vendute. Iwata-san ha di fatto allargato a dismisura il pubblico di coloro che giocano con i videogame conquistando moltissime persone che mai prima avevano toccato un joypad. Ma quella che è da sempre la forza di questa compagnia, concentrasi quasi unicamente sul settore dei giochi elettronici, potrebbe diventare una debolezza in prospettiva. Il 3ds, per quel che abbiamo visto, resta sostanzialmente una console con qualche contenuto nuovo di altro genere. Di sicuro farà scuola e verrà imitata, ma chissà cosa succederà quando sul mercato usciranno i primi smartphone con schermi 3D glassless, magari dotati di processore multi core e pensati per vivere in simbiosi con le ricchezze del Web, app store e social network in testa.

Fonte: www.repubblica.it

Il consumer premia smartphone e led

I primi dati parziali di Gfk relativi a dicembre 2010 confermano invece le difficoltà della telefonia tradizionale.

Il Natale è stato positivo per la tecnologia di consumo: è quanto emerge dai primi dati parziali relativi al mese di dicembre elaborati dal servizio Weekly Monitor Gfk di  Italia. I prodotti tecnologici di consumo, anche quest’anno, sono stati tra i più gettonati nel periodo natalizio, grazie anche a un’intensa attività promozionale che ha favorito le vendite e un ulteriore decremento dei prezzi. Questo è il caso del segmento dei Pc Mobile (notebook e netbook), che nel mese di dicembre ha registrato +17% a quantità e +3% a valore. Il prezzo medio, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, è sceso del 12%, attestandosi su un valore medio di 258 euro. Il sottocomparto dei Notebook ha mostrato una crescita più contenuta, con un +3% a quantità e un +1% a valore, anche se sviluppa ancora oltre il 78% delle vendite a valore dei Mobile Pc. Non sono disponibili ancora i dati sui tablet, comunque segnalati in forte crescita da Gfk.

Bene Led e digitale
Continua il boom degli acquisti per la Tv digitale, sull’onda dello switch-off di Emilia Romagna, Veneto e Friuli Venezia Giulia. Benché il trend di crescita al Nord, per effetto di una diluizione degli acquisti su un periodo di tempo più lungo, sia stato più moderato rispetto alle regioni coinvolte nei mesi precedenti, i risultati di vendita sono stati comunque molto positivi. I dati relativi a dicembre 2010 mostrano infatti per i Tv a schermo piatto un incremento sia a quantità (+27%) che a valore (+10%), con prezzi medi in flessione (-13%). Il minor tasso di crescita a valore generato dalla flessione del prezzo medio, anche in questo caso, è dovuto a un’elevata attività promozionale ma anche a uno sviluppo degli acquisti non solo nei grandi schermi ma anche in quelli più piccoli. I Led Tv, ora disponibili praticamente in tutti i formati, costituiscono il segmento che registra la crescita più consistente, sviluppando il 40% delle vendite a quantità e oltre il 55% a valore. Sorprende che oltre il 50% delle vendite dei Led sia stato generato da schermi inferiori ai 23 pollici. In parallelo, continua la corsa all’acquisto anche per i decoder digitali, che hanno evidenziato nelle ultime quattro settimane dell’anno tassi di crescita ancora molto spinti (+62% a quantità rispetto allo stesso periodo del 2009). Le vendite sono sostenute dai modelli zapper (+86%), mentre gli interattivi MHP sono in flessione (-26%).

Crollano gli Mp4
Altra aria tira invece nel settore della musica digitale: i dati Gfk mostrano una netta caduta delle vendite di lettori multimediali portatili (-20% in volume e -18% in valore). Soprattutto il lettore MP4 sembra avere perso di fascino: qui si concentra infatti la flessione più consistente nelle vendite (-28% in volume e -24% in valore), a dispetto della decrescita dei prezzi medi. Il lettore MP4 sembra essere stato sostituito da prodotti multi-tasking, quali smartphone o telefoni cellulari con funzionalità di lettore multimediale. Gfk segnala invece un imprevisto recupero per il segmento dei lettori MP3, sostenuti da nuovi modelli integrati dall’utilizzo di nuove funzionalità (Usb,Tft,Led, Mstn..) e da un design accattivante, capaci di catturare di nuovo l’attenzione e le scelte dei consumatori nel periodo natalizio.

Corrono smartphone e fotocamere
L’analisi dei dati del settore telefonia mobile nel periodo natalizio mostra invece un debole segnale positivo (+2% a quantità) rispetto alle vendite realizzate nello stesso periodo dell’anno precedente. L’evoluzione dei due principali segmenti di mercato (cellulari e smartphone) è però, come rilevato anche nei mesi scorsi, molto diversa. Il numero di smartphone venduti è infatti aumentato di quasi l’80% rispetto al dicembre 2009. Il trend è favorito anche da un’ulteriore riduzione del prezzo medio (215 euro a dicembre 2010 contro i 280 euro del 2009). In flessione invece i telefoni cellulari (-10% a quantità),  a dispetto di un ulteriore diminuzione dei prezzi medi, che si attestano ormai intorno agli 80 euro, contro i 90 euro del 2009. Numeri confortanti, infine, per le vendite di fotocamere digitali. I dati relativi alle ultime quattro settimane del 2010 sono migliori rispetto allo stesso periodo del 2009 (+17% in volume), con un’ulteriore contrazione dei prezzi medi (-8%) che conferma le tendenze emerse negli ultimi mesi.

Fonte: www.01net.it

Tu parli, lo smartphone traduce Ecco Google Conversation Mode

Si annuncia rivoluzionaria la nuova applicazione di Google per il sistema operativo Android. Il suo nome è Conversation Mode ed è stata ottimizzata di recente per consentire agli interlocutori di dialogare con persone di nazionalità diverse. Una manna dal cielo per quanti viaggiano di continuo e anche per chi di imparare le lingue proprio non ne vuole sapere. Qualche mese fa il gigante ne aveva lanciato il demo, e ora rilascia la versione definitiva. E così gli smartphone diventano una sorta di traduttore vocale istantaneo.

Il debutto del Conversation Mode arriva in occasione del primo compleanno di Google Translate, uno dei servizi mobili di Google dedicati alla traduzione multi lingua, utilizzato ogni giorno da utenti disseminati in 150 paesi differenti. Questa nuova applicazione è facile da usare, non solo in modalità vocale ma anche scritta: è stata modificata la selezione delle coppie di lingue per le traduzioni e soprattutto resa più usabile la casella di inserimento del testo. Google ha provveduto anche a ridisegnare le icone e il layout per fornire una maggiore chiarezza d’insieme.

Funziona così: si preme un pulsante sul touchscreen del dispositivo quando si vuole parlare. Dopo aver pronunciato una frase, che sarà “catturata” dal microfono dello smartphone, l’applicazione la tradurrà nel giro di pochi secondi nella lingua scelta e la riprodurrà ad alto volume. In questo modo si può tradurre un’intera conversazione.

Basta tenere aperta l’app, e il telefono diventerà la chiave per accedere a idiomi sconosciuti.

Sbaglia o no? “La modalità di conversazione è ancora in una prima fasi”, ha spiegato Awaneesh Verma, Product Manager di Google: la funzionalità non è sempre corretta al 100%, come qualsiasi metodo attuale di traduzione automatica, ma Google stessa spiega come i problemi nello sviluppo di un servizio simile siano tipici della natura del linguaggio: “Cangiante, vario e pieno di deviazioni basate su infiniti dialetti, accenti, slang o semplicemente discorsi rapidi”.

Così si lavora per migliorarne la precisione e il numero di lingue disponibili agli utenti. Attualmente infatti funziona per un numero limitato di idiomi (inglese, spagnolo, tedesco) ma la promessa è quella si estendere l’interprete automatico ad ognuno degli oltre 50 linguaggi contemplati dal servizio. Presto, ha annunciato Hugo Barra, Product Management Director di Google, diventerà il più grande traduttore simutaneo di tutti i tempi.

Se davvero il destino delle interfacce è quello di scomparire poco alla volta rendendo più diretta l’interazione tra l’uomo e la macchina, sembra questo uno dei percorsi da seguire: la voce per scrivere un messaggio, per pilotare la scelta di un programma tv, per scrivere una lettera, per intrattenere una discussione, per compiere una ricerca. Il futuro è servito.

Fonte: www.larepubblica.it

Pagina 20 di 33

Powered by WordPress & Tema di Anders Norén