Un cuore realizzato con una stampante 3D ha aiutato un chirurgo di Louisville, nel Kentucky, a salvare la vita di un bimbo di 14 mesi. La notizia è stata riportata dal quotidiano locale Courier-Journal, secondo cui il modello è risultato indispensabile per decidere come operare.
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Incredibile record per una foto pubblicata su Twitter direttamente dalla notte degli Oscar 2014.
L’autoscatto nel quale sono stati immortalati alcune delle star protagoniste della serata ha infatti letteralmente frantumato qualsiasi primato di “popolarità” precedentemente realizzato sul sito di microblogging.
Poche cose sono meno divertenti di lavarsi i denti. Gesto quotidiano irrinunciabile, oltre all’alito fresco e pulito porta con sé una quantità di noia pari a pochissime altre azioni quotidiane. “Per questo l’abbiamo trasformato in un videogioco” afferma Frank Kressmann, esperto di Oral-B che qui al Mobile World Congress di Barcellona ci presenta il primo spazzolino bluetooth.
Impermeabile e ricaricabile, ha le stesse dimensioni e il medesimo peso di un qualsiasi spazzolino elettrico a cui aggiunge però la possibilità si connettersi allo smartphone. Basta scaricare l’applicazione gratuita per Android e iOS per scoprire un mondo tutto nuovo.
Una piattaforma e un’app per aiutare i grandi nella scelta dei regali per i bambini.
Alzi la mano chi, nella sua infanzia, avrebbe tanto desiderato un trenino elettrico, ed invece si è ritrovato a scartare l’action figure di quel robot giapponese che proprio non gli andava a genio. Oppure chi ha storto il naso perchè avrebbe voluto giocare con il Camper di Barbie ed invece ha dovuto mettere nella cesta dei giochi l’ennesimo bambolotto piagnucolante.
#OnTheRoad è la nuova app che Pirelli ha realizzato per offrire a tutti i guidatori uno strumento semplice ed efficace per gestire l’auto. Basta installare #OnTheRoad, digitare il numero di targa e connettere la propria auto: l’app recupererà i dati del libretto. Inserire le informazioni di assicurazione, patente e bollo e #OnTheRoad ricorderà le scadenze più importanti: un alert avvisa al momento di effettuare la revisione o quando bollo e assicurazione stanno per scadere.
Quando far controllare i freni o la pressione delle gomme? Quando invece verificare l’aria condizionata? Quando montare gli pneumatici invernali? Da oggi ci pensa #OnTheRoad, suggerendo al momento giusto
Amazon sta lavorando ad un innovativo sistema di consegne rapide che sfrutterebbe l’uso di droni volanti per consegnare la merce ordinata entro mezzora dall’ordine. Può sembrare fantascienza eppure è un progetto a cui Amazon sta lavorando seriamente. A rivelarlo, direttamente Jeff Bezos, fondatore ed amministrare delegato di Amazon, durante la trasmissione americana “60 minutes” in un’intervista con Charlie Rose.
Negli ultimi anni diverse tecnologie – prima inesistenti o fuori dalla portata dei comuni cittadini – si sono affacciate o hanno guadagnato popolarità.
Si tratta di soluzioni nuove per problemi nuovi, create o reinventate per soddisfare i bisogni attuali, rivoluzionando il modo di affrontare certe sfide.
Ne presentiamo cinque, scelte tra quelle che paiono essere le più promettenti e in grado di svilupparsi ulteriormente. Grazie ad esse, alcuni problemi potrebbero diventare soltanto un ricordo del passato.
L’obiettivo finale di Glass (e di gran parte dei dispositivi indossabili) è tanto chiaro quanto ambizioso: permettere all’utente di dimenticarsi della tecnologia, integrandola in modo silenzioso nel suo quotidiano. Al momento si tratta di un traguardo piuttosto lontano, considerando che l’avanguardia tecnologica nel mercato odierno è rappresentata da smartphone e tablet che ancora richiedono una tasca che li contenga e delle dita che impartiscano comandi.
Bruno Ribeiro porta i suoi scatti Instagram nel mondo reale.
Negli ultimi decenni il mondo della fotografia ha vissuto un evoluzione molto veloce, passando in poco tempo dalla pellicola agli obiettivi integrati negli smartphone. A stimolare questo perenne fermento sono anche la moltitudine di app e di social media visivi – primo tra tutti e forse più conosciuto, Instagram – che permettono di scattare, editare con filtri e condividere le proprie foto in tempo reale.
Bruno Ribeiro, art director brasiliano, ha tratto ispirazione proprio da questo scenario per realizzare Real Life Instagram, una serie di foto incorniciate dalle famosissime finestre utilizzate da Instagram – con tanto di tag e hashtag – e disseminate per Londra che stimolano aspiranti fotografi ed ignari turisti a riscoprire la città e a vedere il mondo usando come unico filtro il proprio sguardo.
fonte: http://www.ninjamarketing.it
Shopify è un negozio che produce negozi. Tecnicamente è una tra le tanti soluzioni di software as a service per implementare servizi di e-commerce. Nella pratica invece è l’indizio che l’informatica dentro al commercio elettronico sembra essere diventata una applicazione, neanche troppo complicata, quasi quasi si può addirittura descriverla come una commodity alla portata di qualsiasi esercizio commerciale. In realtà però non è così. Quantomeno in Italia. «Da noi accade il contrario, ovvero che la domanda è più evoluta dell’offerta – spiega Roberto Liscia, presidente di Netcomm tra i relatori dell’evento Internet Days (www.internetdays.com) –.
Il consumatore si aspetta semplicità, di poter ordinare con lo smartphone, magari solo con un click. Il nostro mercato è invece drammaticamente indietro e anche nelle mani di pochi attori: 200 siti fanno il 75% del commercio totale». Quello dell’e-commerce è un gioco per pochi giganti. Altro che teoria della coda lunga. «Riesce a sopravvivere su internet chi investe, ha una strategia internazionale e sa come posizionarsi sui motori di ricerca. Servono quindi investimenti e una strategia internazionale». Per Liscia serve avere economie di scala che le nostre aziende non hanno. «I grandi giocatori come eBay e Amazon si possono permettere di fare acquisti globali. Da noi ci sono eccellenze come Yoox nel fashion e il Gruppo Banzai nella vendite di tecnologie. Ma è bene ricordare – sottolinea il presidente di Netcomm – che in Italia il saldo digitale del commercio è negativo per un miliardo di euro».
Un confronto impari che spinge Liscia a ipotizzare come possibile soluzione quella di ricorrere alle antiche logiche dei distretti, vale a dire mettere insieme i piccoli. «Perché no? – si domanda – Ha funzionato in passato». Per consolarci c’è il salto nel futuro del consumatore. In pratica gli italiani non hanno più paura del commercio elettronico. I dati dell’osservatorio Netcomm confermano che è cambiata completamente la percezione. Sono 13,5 milioni di italiani che acquistano online (+35%) su un totale di 30 milioni di consumatori. In pratica uno su due si dà allo shopping elettronico. La massa critica è stata raggiunta. L’era del passaparola è finita.
fonte: http://www.ilsole24ore.com