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Nuovi profili Facebook, cosa cambia?

Facebook ha recentemente introdotto un nuovo layout per le pagine dei profili. Non si tratta di una riorganizzazione radicale come accaduto in passato ma di una processo di affinamento che ha modificato l’organizzazione delle pagine.

Confermata la struttura in tre colonne si nota subito come lo spazio a destra destinato a pubblicità e servizi correlati sia stato leggermente aumentato. Al centro la colonna principale si apre ora con una breve descrizione dell’utente che riporta i dati più importati del suo profilo. Da quest’area scompaiono invece le tradizionali schede che davano accesso alle varie aree del profilo. Gli stessi link sono ora disponibile nella colonna sinistra.

Sempre a sinistra sono spuntate nuove opzioni di personalizzazione che consentono di mettere in evidenza i propri familiari o un qualsiasi altro gruppo di contatti. La migrazione verso i nuovi profili sarà graduale e dovrebbe comunque concludersi entro pochi giorni.

Fonte: www.azpoint.net

FACEBOOK, SUI PROFILI PIÙ FOTO E INFORMAZIONI

Novità per gli utenti di Facebook, il social network più usato del mondo. Il fondatore Mark Zuckerberg, intervistato dalla Cbs, ha illustrato la riprogettazione del profilo degli utenti, le cui modifiche renderanno più facile per tutti raccontare la propria storia, con un accento maggiore sull’aspetto visivo, sulle foto e sugli elementi che rappresentano i propri interessi. La biografia, ad esempio, descriverà chi è l’utente, dove vive, un insieme delle foto più recenti e molto altro: modifiche che, secondo Zuckerberg, che non ha escluso di vendere in borsa quote della sua azienda, piaceranno molto agli inserzionisti pubblicitari. Nell’intervista il fondatore di Facebook ha rivelato di aver rifiutato un miliardo di dollari da Yahoo! nel 2006 per vendere la società, valutata 6,5 miliardi di dollari nel 2009, ma il cui valore è ora probabilmente superiore ai 10 miliardi.

Fonte: www.leggo.it

Il 67% ha un profilo su Facebook

Lo rivela l’indagine “Abitudini e Stili di vita degli adolescentì“ della Società italiana di pediatria

Internet “sorpassa” la televisione tra gli adolescenti italiani, ormai impegnati per più  tempo in rete che davanti al piccolo schermo. E si conferma l’inarrestabile ascesa di Facebook: il 67% dei teenager ha un profilo sul social network, contro il 50% dello scorso anno. Ma aumentano anche i comportamenti a rischio sul web, come dare il numero di telefonino a uno sconosciuto. È l’istantanea che emerge dalla 14esima edizione 2010 dell’indagine “Abitudini e Stili di vita degli adolescenti“ della Società italiana di pediatria (Sip), realizzata su un campione di 1.300 studenti delle scuole medie di età compresa tra 12 e 14 anni.

Dall’indagine patrocinata dal ministero della Gioventù – che sarà presentata al Convegno “la Società degli adolescenti” il 2 dicembre a Salsomaggiore – emerge che gli intervistati che passano sul web più di 3 ore al giorno (17,2%) superano quelli che passano più di 3 ore al giorno davanti al piccolo schermo (15,3%), dato in calo rispetto allo scorso anno quando i ragazzi che guardavano la tv più di tre ore al giorno erano il 22%. Le donne cybernaute, inoltre, superano i loro coetanei maschi (68,7% contro 65,8%).

Il fascino di Facebook scalza anche l’utilizzo di messenger e la creazione di blog. Solo il 17% dichiara di avere un proprio blog, percentuale che nel 2009 era pari al 41,2%, il che sembra connotare la moda del diario personale online come passeggera. Frequentare You Tube e chattare sono di gran lunga le attività principali per le quali gli adolescenti si collegano in Internet, mentre perde sempre più terreno la ‘ricerca di informazionì per studio. Si conferma la tendenza, da parte degli adolescenti, a un uso sempre più “privato” di tv e Internet. Più della metà ha televisione e computer nella propria cameretta, circa uno su due guarda la tele e oltre il 20% naviga in Internet la sera tardi prima di andare a dormire. Sempre elevatissima (86%) la cattiva abitudine di guardare la tv durante i pasti. Oltre l’80% (con una nettissima prevalenza dei maschi) gioca ai videogiochi. Crescono però i comportamenti a rischio come inviare foto, dare informazioni personali, farsi vedere in webcam, accettare incontri con sconosciuti. Oltre il 16% (contro il 12,8% del 2009) dichiara di aver dato il proprio numero di telefono a un estraneo, e il 24,6% (contro il 20,7% del 2009) non ha esitato a inviare una sua foto. Nella stragrande maggioranza dei casi gli “sconosciutì sono altri adolescenti, ma non sono rari gli episodi in cui l’interlocutore è un adulto (il che non significa che sia un pedofilo). Secondo il presidente della Sip Alberto Ugazio, il sorpasso del web sulla tv «di per sé è un fatto positivo perché Internet è una straordinaria finestra sul mondo, con un enorme potenziale di arricchimento culturale e di crescita, soprattutto se rapportato a ciò che oggi propone la televisione. Ma tutto dipende da come si usa. Se il webviene utilizzato prevalentemente per chattare, per sostituire ai rapporti reali una comunicazione virtuale, se aumentano sul web i comportamenti potenzialmente a rischio allora sorge qualche dubbio su questo sorpasso».

Fonte: www.vita.it

La sfida italiana di Youppido! ai social network americani

Sfida aperta, e tutta italiana, ai consueti social network americani, a cominciare da Facebook e Twitter. Ci prova una nuova piattaforma, che raccoglie e cataloga foto, filmati, contatti, permette la geolocalizzazione degli amici e nasce già ottimizzata per la navigazione con l’iPhone.
In aggiunta, Youppido! unisce alle tradizionali funzioni di un social network quelle di un sito di dating: un sistema di affinità calcola la percentuale di compatibilità con ogni profilo. E’ possibile scegliere le caratteristiche della persona ideale ed impostare la propria navigazione, per visualizzare esclusivamente i profili che corrispondono alle qualità scelte. Di profilo in profilo, è possibile navigare facendo “zapping tematico” con i link che compaiono nel box-suggerimenti, dove si segnalano altri utenti con interessi affini.
Gli utenti iscritti possono usufruire del servizio dopo aver acquisito dei pacchetti di crediti spendibili all’interno del sito e acquistabili con carta di credito. La piattaforma dispone anche di un sistema di guadagno crediti, attraverso il quale ogni utente, facendo alcune azioni all’interno del sito (ad esempio inserire foto, inviare messaggi, inviare wow) potrà accumulare crediti da spendere in seguito. Youppido! è un servizio riservato ad un pubblico maggiorenne.

Fonte: www.lastampa.it

Facebook vuole registrare come marchio la parola “Face”

Continua l’ascesa di Facebook nel mondo di internet. L’U.S. Patent and Trademark Office ha sostanzialmente confermato le indiscrezioni circulate nelle scorse settimane che indicavano Mark Zuckerberg interessato a registrare, come marchio esclusivo, la parola “Face“.
A quanto pare l’ente statunitense ha dato via libera alla richiesta e ha invitato i vertici del social network ad inviare tutta la documentazione relativa alla richiesta entro sei mesi. Se tutto sarà considerato corretto, Facebook potrà considerare il marchio come sua esclusiva.
Chiaramente la registrazione del marchio sarà circoscritta in aree ben delimitate, quelle cioè strettamente collegate all’ambito di influenza del social network. In particolare, l’ente statunitense ha specificato che l’esclusiva del marchio “Face” sarà relativa a “servizi che offrono chatroom online, piattaforme elettroniche per la trasmissione di messaggi tra utenti e riguardanti materie quali l’intrattenimento sociale”.
L’intento di Zuckerberg e soci è quello di tutelare la loro “creatura” da eventuali conflitti con altre aziende che detengono marchi esclusivi molto simili. Un esempio di ciò è FaceTime, la tecnologia Apple per effettuare videochiamate, di cui chiaramente la società di Cupertino è già in possesso del marchio registrato.
Non è la prima volta che Facebook avanza questo tipo di procedura. Già durante lo scorso mese di aprile, Facebook fece una richiesta simile per la registrazione del marchio “Like“, quello dei celeberrimi pulsanti attraverso i quali gli utenti esprimono preferenze su contenuti vari.


Fonte: www.bitcity.it

Google: Facebook non è una minaccia

Google torna a parlare di Facebook e di quello che molte persone (analisti, giornalisti o anche semplici utenti) pensano: ossia che il popolare social network (che può contare su oltre 500 milioni di utenti) possa mettere in crisi Mountain View.

La risposta è pronta: Facebook non è una minaccia diretta, in quanto il social networking è solo una parte della strategia globale di Google. Il colosso di internet (che può ancora contare su un valore decisamente più alto di quello di Facebook) ha in mente anche il cloud computing, mobile, social, le ricerche e molto altro, basti pensare agli ingenti investimenti nella ricerca energetica e più precisamente nell’energia eolica.

Facebook è un capitolo di un intero libro ha detto Patrick Pichette (Google Chief Financial Officer) alla televisione pubblica australiana. Il mercato mobile è poi un altro punto in cui Google può dirsi in rapida crescita, grazie ad un sistema operativo come Android (con 200.000 smartphone attivati ogni giorno).

Pichette ha infine aggiunto: “Il primo principio guida di Google in realtà non è il denaro – il primo principio guida di Google è capire che Internet sta cambiando il mondo”.

Che dietro parole calme ci sia poi una guerra a forza di coltelli telematici ed informatici potrebbe essere di quanto più scontato. Il progetto Google Me, il vero rivale di Facebook per Mountain View, sembra ancora lontano nonostante le voci insistenti di qualche mese fa. Quella potrebbe essere l’effettiva contromossa nei confronti del re dei social network.

Fonte: www.ampletech.net

Facebook come strumento di business e web marketing

facebookFacebook è il più grande social network del mondo con circa 250 MILIONI di utenti sparsi in tutto il pianeta. Luca parla del preconcetto prensente in rete e fra le imprese che Facebook è per ragazzi non profilo business. Ma le aziende ci provano lo stesso, purtroppo solitamente aprendo profili privati per pubblicizzarsi, ma è sbaglio bisognerebbe sempre aprire un profilo pubblico (una pagina commerciale) e gestire quella, pena il ban del profilo da Facebook.

Sicuramente il social network Facebook permette di profilare e gestire il rapporto con gli utenti/clienti, quindi non deve essere solo un riprendere i feed rss dai blog commerciali.

Nel prossimo futuro Facebook gestirà i profili pubblici come quelli privati (di scambio amicizia) quindi le potenzialità di viral marketing e promozione sono davvero sostanziali ed interessanti, soprattutto per il grande numero di utenti registrati a Facebook e l’innesto del passaparola (la base del marketing e soprattutto del viral marketing).

PayPal e Facebook stringono amicizia

facebookAdesso ci sono novità sulla scena. Sapete perchè?

Ebbene la carta prepagata PayPal si è trasformata in una vera e propria applicazione per Facebook! Dovete sapere che in questo modo si è creato un nuovo sistema di pagamento in modo che sia il contraente che il beneficiario, vengono identificati.

Ma come funziona? E’ Heinz Waelchli, director of product marketing PayPal a spiegarcelo con le seguenti testuali parole:

«Visita la pagina dell’applicazione e clicca su “Get Started” per installare il tutto. Quindi riempi i campi del form e clicca su “Continue to PayPal”. Sarai portato sul sito PayPal per il login (se non hai già un account, potrai crearne uno nuovo in pochi minuti). Potrai quindi scegliere il metodo di pagamento: se vuoi usare il conto PayPal o un conto bancario per mandare denaro ad amici e familiari negli USA, è gratis. Puoi aggiungere un messaggio personale per il tuo destinatario, se vuoi. Infine clicca su “send” ed hai terminato. Al tuo destinatario verrà segnalato via email l’invio. Potrà effettuare il login su PayPal per ricevere il pagamento o aprire rapidamente un nuovo account».

Senz’altro questa scelta aprirà le porte a molti più utenti per la neonata prepagata in questione.

Fonte: Alessandrobasile.it

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